martedì 1 maggio 2007

quando è la festa del lavoro

È tutto il giorno che sento parlare di morti bianche.
Qualcuno si spinge anche a parlare di invalidi.
Ma è un concetto troppo generico.
Ho conosciuto tanti, troppi che a causa del lavoro si sono rotti l'osso del collo (o la schiena, i più fortunati).
Uno in particolare mi resterà impresso nella memoria. Un nigeriano, completamente immobile. Senza permesso di soggiorno e quindi, dopo le cure, tornato al suo paese. I suoi amici passavano in ospedale, prima di tornare in patria, per fare scorta di cateteri, teli, guanti e ciò che poteva servire. Contenta che il personale dell'ospedale potesse dare un aiuto a questa persona. Ma infelice per il suo tragico destino.
Mi ha detto un dottore che, essendo la sua lesione incompleta, lui si è ripreso piuttosto bene. Ho il dubbio che parlasse di un'altra persona, ma mi auguro che sia così.
Inutile fare leggi speciali per la tutela del lavoro quando vediamo tutte le mattine, per le strade, camioncini sgangherati pieni di immigrati che vanno a fare gli operai da qualche parte. Spesso senza nessuna tutela. Spesso, in caso di incidente, fatti sparire o mollati davanti alle porte di un pronto soccorso.
Che amarezza.

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