domenica 9 dicembre 2007

quando la regolarizzazione, parte terza e varie ed eventuali

Sono arrivata alla fine di questo benedetto iter di regolarizzazione della moldava, ora attendo solo sabato (ahi) mattina (ahi ahi) ore 8 (ahi ahi ahi ahi ahi ).
Che fatica.
Psicologica, più che altro.
Altre notizie della settimana.

  1. il piede piagato ha partorito la seconda piaga ma sono riusciti a costringerlo all'aborto della terza
  2. non posso indossare scarpe, o meglio, è altamente consigliato non averle per far respirare il piede, dunque mi trovo in casa coi piedi fasciati dalle graziose calze elastiche BIANCHE poggiati sul predellino. Irresistibile
  3. vorrei tanto sapere se il 21 andrò a un concerto, ma i disabili (che culo! non pagano!) non lo sanno fino a qualche giorno prima... nel qual caso: vado scalza?
  4. stanno arrivando gli auguri di Natale: mi mette l'ansia, perché dovrei spedirli anche io e non lo farò, come ogni santissimo anno
  5. sui regali di Natale meglio stendere un velo pietoso
  6. talvolta è difficile essere mia amica. Molto. Però ieri un amico a cui dicevo che volevo andare al circo, quello grande, quello dei maestri circensi, dopo avermi risposto 50 volte " 'Sto cazzo che ti ci porto, mi mette tristezza", mi ha messaggiato dicendomi: "Scegli un giorno che andiamo al circo, quello grande"... e io poco ci mancava mi mettessi a piangere. Perché il suo modo di volermi bene è esattamente quello che vorrei, quasi sempre. E lo so che mi vogliono bene in tanti, ma talvolta non sanno capire il modo per dimostrarmelo. E io sono un po' San Tommaso. Di contro io non faccio mai nulla per facilitare la comunicazione, come già scrissi
  7. quest'anno, era destino, non vado a sciare. Proprio quest'anno che conoscevo un po' di gente
  8. quest'anno, a sciare, tutti si divertiranno tantissimo. E io li guferò metereologicamente! Che poi è fighissimo andare sul monosci. Benché io non sia capace e mi faccia condurre. Ma... c'era qualcuno che non sapeva che i disabili sciano? Toh!


6 commenti:

Lillo ha detto...

Andare scalza al concerto mi fa molto frate penitente.

Un anno capitammo in montagna una domenica col mio babbo (che organizzava le gite per andare a sciare OGNI MALEDETTA DOMENICA), e trovammo in quel di Folgaria una gara per atleti disabili. Me lo ricordo come se fosse ora, vinse un tizio a cui mancava una gamba, sciava con uno sci e 2 stampelle con sotto 2 mini-sci.

Io non riuscirei ad andare giù per una pista così velocemente neanche se ne avessi 3, di gambe.

E complimenti per la regolarizzazione della moldava, anche se il sabato mattina alle 8 è una brutta sensazione.

-L.

Papikita ha detto...

No! Penitente no! Di penitenza mi sembra già di farne abbastanza...
Lo scorso anno ho conosciuto un ragazzo che pareva una scheggia, forse la persona più veloce che ho visto sciare. Ed è para. E io ho sciato parecchio pre-incidente. Una meraviglia. Speravo di trovare un suo video, ma niente.
Anche io per anni avevo la sveglia la domenica mattina per il corso della società sportiva. Incubo. Ricordo il gelo in casa della mattina presto e la calzamaglia che odiavo...

Lillo ha detto...

Dio Santo la calzamaglia...

AVEVO RIMOSSO!

Tendo a dimenticare le cose spiacevoli...

Papikita ha detto...

A me la calzamaglia, benché la tirassi fino alle ascelle, scivolava giù e divorziava dalla mutanda a coste. E scendeva, scendeva. Mi sembra ieri.

Categong ha detto...

Gli auguri di natale sono un ricatto consumistico da cui dovremmo staccarci.
Non foss'altro perché le frasi sono sempre le stesse, e vengono inviate dalle trenta alle cinquanta persone contemporaneamente.
Per non parlare del riciclo di auguri sporchi.

Io per quest'anno ho messo in cantiere di lanciare la moda degli squilli di natale.
Uno squillo dedicato, e avanti il prossimo.

L'importante sarà togliere la suoneria il 25 pomeriggio, per non uscire fuori di testa e prendersela con i babbi natali appesi alle ringhiere.

Papikita ha detto...

No, ti prego Cate: lascia il cellulare acceso e stermina di conseguenza tutti i babbi natali appesi alle ringhiere, li odio!!!
Io, dal ricatto consumistico, mi sono già staccata da un po', effettivamente.