In attesa della partenza della Moldava per la Moldavia, da dove poi (spero il prima possibile) dovrà andare all'ambasciata italiana in Romania per il visto d'ingresso ufficiale, ci viene proposta una ragazza sudamericana che a tutt'oggi non ho ancora capito da dove venga. Forse Colombia. Forse Ecuador.
Ha un sacco di treccioline rasta in testa, come minimo deve avere 5 chili di capelli.
Da lunedì trecciolina è da me.
Oggi ero fuori e lei ha riassettato la mia stanza. E ha messo ordine su una poltrona dove lancio (se va bene sulla poltrona, se va male per terra) le cose che non mi servono.
Quando torno le chiedo se per caso ha trovato 10 euro. Perché avevo due pezzi da 10 sullo scrittoio, e uno non l'ho più visto. Ma già da un mese o giù di lì. E siccome adiacente c'è questa poltrona incasinata, ho pensato potessero essere lì.
Mi è scoppiata a piangere.
Non sapevo più in che lingua dirle che non era un'accusa ma solo una domanda, ma lei piangeva e diceva: "Sono cose delicate..." e altri lacrimoni.
La Moldava, per dire, mi avrebbe detto: "Non li ho trovati. Tu pensi che li ho presi io?" e si sarebbe incazzata e non mi avrebbe rivolto la parola per due giorni.
Mi sa che devo essere un po' elastica e adeguarmi alla sensibilità continentale delle mie ragazze.
Sì. Mi sono sentita un po' una merda.
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