sabato 7 luglio 2007

quando troppe cose

  1. È tornata la mia vicina del caffé + sigaretta e sono felice come quando mangio lo gnocco fritto
  2. ho visto un dottore che è grandissimo e mi veramente ridere. Si è pure sentito dare dell'"innocuo" da una delle mie infermiere, con successive interpretazioni e commenti e spiegazioni
  3. vorrei poter dire che ho il piede in più di una scarpa ma in verità ce l'ho in una sola e neppure quella va bene, causa piaga al piede (merda)
  4. stavo facendo una salita a super-norma da sola in un edificio pubblico quando, a metà, sono crollata sulle mie ginocchia. Il tizio che si è offerto di spingermi per il restante tratto deve aver pensato fossi prossima alla morte, vista la sollecitudine: avevo solo perso l'equilibrio nel cambio di pendenza...
  5. ho rivisto dopo mesi un amico che mi è veramente simpatico. Mi ha fatto fare un quarto d'ora di risate prima della Grande Cazziata
  6. mi rendo conto che ora per me entrare in un ospedale è come entrare all'ufficio anagrafe. Prima ero a disagio e avvertivo odore di ospedale. Ora no, sarà che prima mi richiamava i malati, ora mi richiama la cura, la ricerca, la varia umanità
  7. mi sembra di fare mille cose in questi giorni, ma mica è vero
  8. dichiarazione redditi incombente, proroghina?
  9. trascuro i miei affetti, la mia linfa vitale, per cause non imputabili a me medesima. Domani però recupero un po'
  10. è preoccupante che io ascolti Miguel Bosé, ancora piú preoccupante che non mi dispiaccia

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