quando tutto troppo in fretta

È da quando sono uscita dall'ospedale che mi stanno accadendo molte cose, quasi tutte belle, quasi tutte - per me, che non sono proprio un fiore in questo periodo - sfiancanti. E mi sento sempre l'ombra di me stessa. Ma non c'è cristo che mi faccia andare a dormire a delle ore umane. Faccio tardissimo, e quindi sono sempre più stravolta.
"Stanotte non hai chiuso occhio, vero?" mi dice un amico. Amico del cazzo! Vuoi forse dirmi che ho le occhiaie? Dimmelo! Senza tanti giri di parole! E non sarai più mio amico!!!
In realtà avevo dormito quasi sette ore e mezza, che sono tantissime...

Però.
Ora mi abituo al nuovo ritmo.
Ora metto in ordine pensieri e parole.
Ora cerco quella webcam che F mi regalò e il microfono e una presa USB libera perché ho voglia di vedere gli amici dall'altra parte del mondo.
Ora stampo alcune recenti foto e le mando alle mie zie che stanno lontano.
Ora mi metto a chiamare gli amici che ho voglia di sentire, senza afflosciarmi sul telefono.

Beh, ora.
Magari domani.