martedì 23 ottobre 2007

quando prendi un taxi

Qualche sera fa un amico mi invita in centro per una cena. Siamo in 5, loro sarebbero arrivati in taxi e io mi sarei fatta accompagnare da quel santo del mio vicino.
Questo amico è uno di quelli a cui proprio voglio bene e siccome è lontano e lo vedo poco, non mi andava di perdere l'occasione.
Ho fatto training autogeno.
Ho fatto finta di essere sufficientemente in forma.
Ho pensato a come sarei tornata.
Ho rifatto training autogeno.

Una cena fantastica, grandi risate, gran bel posto.
Poi però.
L'amico mi carica su un taxi. Un vecchio stramaledetto tassista mi ha fatto "no, no" col dito adducendo che la macchina era troppo piccola. Era una C3. La mia carrozza sta anche dentro una Smart. Gli venisse una diarrea per giorni 45.

Il "mio" tassista è giovane, parliamo tutto il tempo.
Arrivati davanti casa, rimette correttamente le ruote alla carrozza e mi aiuta a scendere (ero rigida ormai come un pino).
Gli dico"Grazie di tutto, puoi andare!", lui insiste nell'aprirmi il cancello del condominio. Ma gli dico che ho il telecomando per il cancello del passo carraio, di non preoccuparsi.
Lo sento far manovra.
Intanto ci metto CINQUE minuti interi a trovare 'sto diavolo di telecomando.
E sento lui che non se ne va, il motore rimane acceso lì nei pressi.
Finalmente apro, gli faccio un cenno di saluto, ed entro.

Tassista, grazie.
È per questo che credo che ci siano comunque tante persone ben disposte verso i disabili.
Lui è un esempio.

Oh. Detto tra noi.
Che emozione della madonna essere in giro per la prima volta da sola.
Vedi la città con occhi diversi.
Hai paura ma l'eccitazione è talmente forte che la superi.
Soprattutto se tutto va bene.
Ecco come una cosa così normale per un bipede diventi un evento d'eccezione per una tetra.

Urca, che bello.

2 commenti:

Categong ha detto...

Non importa che tu sia bipede o tetra.
Quell'emozione lì la provi tutte le prime volte che riesci a fare qualcosa da solo, che gli altri non pensavano ci saresti riuscito.
E neanche tu.
Ti senti un puntino ma ti senti anche importante.

Io sono convinta che bisogna avere fiducia nelle persone.
Il desiderio di essere all'altezza di questa fiducia le rende migliori.
:)

Papikita ha detto...

sante parole cate, sante parole!