giovedì 10 luglio 2008

quando uno è nuovo di zecca

Mi sveglio ieri mattina e mentre mi giro e rigiro nel letto con a fianco l'assistente domiciliare, la Wanda, che mi veste, DRIIIN! Messaggio.
Nato. No. Non N.A.T.O.. Solo "nato", senza punti.

E' nato! So che non dovrei rompergli i coglioni, ma non ce la faccio e chiamo immediatamente il papà che mi ha appena mandato l'sms. Così ho saputo che questo povero bimbo è stato espulso come un razzo missile. Se non ricordo male più velocemente del fratellino. Va beh, comunque tutto ok, madre (amica dalle medie) e bimbo tutto bene.
Forse che avrei potuto resistere a non vederlo? Giammai! (anche perché la partorista mi avrebbe tenuto un muso di diversi anni)

Quindi con l'altra del trio delle medie, andiamo in clinica.
All'ingresso una con la faccia da cretina ci dice: "Vi fermate un secondo per una firma?" e io (che già sapevo): "Per cosa scusi?", "Contro le droghe".
Io non ho mai fumato una canna fino alla lesione che mi è capitata. Poi tutti gli amici carrozzati dicevano: "E' miracolosa per le contrazioni!" e così ho cominciato. Non fumo con regolarità, solo quando le contrazioni pigliano particolarmente male, però lo faccio.
Quindi la mia lapidaria risposta:
"Signorina, io fumo canne terapeutiche, mi sembra di essere la persona meno indicata" e lei con la sua faccia da cretina è rimasta lì basita.
E io mi sono fatta grasse risate, e la mia amica prima mi ha cazziato, poi ha riso pure lei, era un'occasione che non potevo certo farmi sfuggire!
Qui dovrei fare un lungo discorso su ciò che intendiamo comunemente per droghe, ma invece no, perché questo post è per il bambino nuovo di zecca e quindi andrò avanti.

Arriviamo in corridoio, vista la mia familiarità con l'ambiente ospedaliero chiedo ad una infermiera quale sia la stanza della paziente C. e questa mi risponde in un italiano discreto: "L'ostetrica la trova in quela stanza". "Quela" con una elle sola. Ok. Come si possa capire "ostetrica" al posto del cognome della nostra amica vai a sapere. Però ci rassegniamo e io e M. iniziamo a fare capolino in ogni stanza, finché non becchiamo un po' di porte chiuse con tonnellate di fiori fuori e ci vengono grossi dubbi.
Poi sentiamo dei passettini raminghi, ci voltiamo e vediamo il neo-fratello. Anni tre.
Ci fiondiamo nella stanza da cui è uscito.

Eccolo! Mentre l'amica M. è tutta uno sbaciucchiarsi con la partorista, io mi fermo alla semi-specie di culla in plexiglass. Dentro c'è questo coso qui tutto rosa acceso che dorme. Lo scopro ed è buffissimo, la testa farebbe pensare ad un corpo lungo fino alla fine della culla, invece no, è tutto compresso, è buffo, è tenero, commuove. E' bello che sembra partorito con un cesareo. Mi fa specie il pensiero che solo qualche ora prima era in una pancia tranquillo e pacifico, mentre ora dovrà cominciare a fare i conti con cibo, pipì, cacca, coliche e fratello. Non avevo mai pensato che le rotture di coglioni arrivano proprio da quando ti mettono al mondo.

"Ma a me non mi caghi?"
Hai ragione amica, ma mi ero un po' incantata.
Alla nascita del tuo primogenito era stata tutta una lotta per non scoppiare a piangere, e tuo padre per poco annientava tutte le mie difese, questa volta sono tranquilla, non ho subìto lo stress del parto precedente, quando le notizie arrivavano ambigue.

Ora sono serena, e felice per voi, e anche un po' per me, perché è come un nipotino, nuovo nuovo, certo passeranno parecchi mesi prima che io possa interagirci, ma nel frattempo il mio tempo lo impegnerò nel non farmi ribaltare/non ribaltarmi addosso da/a il primogenito, che ha scoperto che la carrozzina è un bel gioco divertente. Molto più del passeggino.
Benvenuto al mondo, bambino nuovo di zecca.

5 commenti:

Lillo ha detto...

Più che benvenuto, buona fortuna, che ti aspetta una bella rogna.

Ma per adesso, preoccupati di fare la cacca, dormire e mangiare, che il tuo mestiere ora è quello lì.

Compliments.

-L.

Orso ha detto...

Un bimbo che nasce è sempre una festa.
Tanti auguri alla famiglia, perchè al giorno d'oggi fare il genitore è il mestiere più difficile che ci sia...

Orso

Anonimo ha detto...

m'invidio anch'io per aver visto Jova. Resta il sogno - rigorosamente da realizzare - di vederlo veramente da vicino e stringergli la mano o un altro pezzo a piacere!

auguri a te al neoumano :)

Categong ha detto...

Io d'ora in poi risponderò ai firmificatori della droga che sono di religione Rasta!
Anche se non mi sono mai fatta una canna.

Dici che esiste un conio anche per i bambini?

Papikita ha detto...

@tutti: "Grazie per il benvenuto, io faccio pipì, cacca, mangio e dormo. Ma assomiglio un po' alla mamma e c'ho sempre una fame della madonna, quindi la sveglio che così mi dà la tetta, che poi lo so, prima di averne un'altra in bocca passeranno lustri. La zia che si fa le canne non è un buon esempio per me e il mio fratellone, ma questo mio giudizio potrebbe essere rivedibile anch'esso nel giro di qualche anno."