mercoledì 9 febbraio 2011

quando è difficilissimo parlare

Nel corso degli anni ho parlato a centinaia di genitori con figli con lesione spinale.
Assetati di qualsiasi tipo di informazione, e soprattutto assetati di speranza.
Mai preso la cosa sottogamba, ho sempre cercato di avere un quadro, il più preciso possibile, della situazione e di non dire inutili stronzate illusorie, però cercando sempre di portargli un po' di ottimismo.
Perché ottimista sono nata, così sono fatta.

Poi capita che devi parlare con un genitore che non è un genitore qualsiasi, ma un genitore che conosci da quando eri piccola. Allora mi sono fatta 1000 domande, ne ho selezionate un centinaio: le ho poste a persone competenti. Mi hanno suggerito cosa dire e come dirlo.
E mi è stato di grande aiuto.

Ho parlato col genitore, ed è stata durissima.
Vedere i suoi occhi arrossarsi e respingere con forza le lacrime, sentire le sue lucide parole e non potergli dire: "Sii ottimista", perché per quanto lo possa essere la situazione che descrive è esattamente ciò che è.

Ho rivissuto il mio incidente e la forza del mio genitore in quei mesi lunghissimi.
Sono stata fortunata ad avere una famiglia che mi ha sostenuto, che mi ha consolato quando c'era da consolarmi, che mi ha spronato quando c'era da spronarmi.
Se ora sono la solita testarda di sempre, la solita rompicoglioni, lo devo a loro.
Se non mi auto-commisero (...quasi mai, va beh), lo devo a loro.

E allora ho cercato di far passare questo messaggio ai genitori: siate forti davanti al letto d'ospedale, piangete quando rientrate a casa. Non rifiutate il lutto, ché di lutto si tratta, perché fa male. Ma elaboratelo fuori dalle mura della stanza d'ospedale.
Proteggete quella stanza dalle centinaia di visitatori che verranno, perché in quel letto c'è una persona che ha bisogno di recuperare forza.
E dell'80% di quei visitatori, dopo un anno, un anno e mezzo, non rimarrà traccia.

Sono cresciuta con amici stupendi e loro ci sono, alcuni ci sono sempre, altri meno, ma so che basta un fischio affinché si avventino su di me e si facciano in quattro per farmi stare bene.

Ricordo invece un sms che un mio collega mi inviò poco dopo l'operazione per il riallineamento delle vertebre: "Io per te ci sarò sempre". Infatti. Venne a trovarmi un'unica volta in sette mesi di degenza, e poi il buio. Dopo cinque anni mi chiese l'amicizia su facebook: dio, che voglia che avevo di rinfacciargli le sue parole vuote (ce l'ho ancora un po' adesso).
Ma no. Ma perché occuparsi di teste di cazzo così.
"Ignora", clic, questione chiusa.

Ma questo non puoi dirlo a un genitore.
Forse da ipocrita, però devi fargli credere che avrà sempre amici o pseudo-tali intorno.
Spero solo che sia fortunato come me.

19 commenti:

Unknown ha detto...

Quello che mi viene da dire che quel genitore e' gia' fortunato, perche' ha avuto TE come interlocutore!

Anonimo ha detto...

Bentornata, Papikita! Mi sei mancata... (avevo quasi smesso di passare a guardare se c'eri).
Insomma, avrai avuto i tuoi motivi, ma se ci racconti qualcosa è sempre un piacere.
Un abbraccio.
Marina

moi ha detto...

Son contenta di leggerti. Ricordo anch'io tutto. Incidente. Operazione. Riabilitazione. Parenti, amici, conoscenti, curiosi. Non sono d'accordo con te sul fatto di lasciare il dolore fuori dalla stanza d'ospedale. Non sono d'accordo perché è una presa in giro per chi vive la cosa e secondo me ti distrugge. E'come se oltre a un corpo che non funziona, gli altri (ancor più grave se sono i tuoi genitori) si prendessero gioco della tua testa. Comunque questo è solo quello che vorrei che succedesse. Senza la pretesa che tutti gli 'incidentati' abbiano la mia stessa sete di verità. E comunque - purtroppo - va esattamente come hai scritto tu. In quella stanza i tuoi genitori negano l'evidenza. E lo fanno per te ma anche per loro. E non li biasimo. Perché non sono stata dalla loro parte, ma immagino sia durissima. Io però vorrei si piangesse insieme e ci si desse forza insieme. Senza dubbio, però, non siamo tutti uguali. C'è chi in quel momento con un problema così grande ha bisogno di bugie. Mettiamola così: io ai tempi e ora ho bisogno su tutto di Verità. E' sentirmi presa in giro che mi distrugge.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Prima di tutto: Bentornata. Quante volte avrei voluto scriverti ma avevo l'impressione fosse una forzatura e non funziona così in amicizia. Circa quanto scrivi non ho esperienza diretta anche se, a istinto, son più vicino alle posizioni di "moi". Su un punto concordo: che ci sono amici pronti a sparire non appena il vento gira, non appena ai loro occhi sei un poco più inutile ai loro comodi... Figuriamoci se ti spezzi la schiena, si sa mai che qualcuno che conoscono li possa giudicare meno "a la page" perché in compagnia di qualcuno che sta in carrozzina.

Luigi ha detto...

felice di averti incontrato...

Lillo ha detto...

.

moi ha detto...

ti aspetto :)

Fabrizio Zanelli ha detto...

anch'io. Qua.

Anonimo ha detto...

ciao.
Mario

cik ha detto...

sono contento che puoi esprimerti e fare le cose...fino a poco tempo fa ho assistito ad una ragazza che poteva solo muovere un dito ...la consideravo quasi una cosa.... leggendo ora quello che tu hai scritto mi sento un verme... eppure qualcosa nei suoi occhi mi diceva che lei aveva sentimenti....come i miei...Sono andato a trovarla di nuovo e le ho confessato quello che sentivo...sto meglio...Grazie...

moi ha detto...

troppo tempo senza di te..tutto bene?

Anonimo ha detto...

Dove sei? Ci manchi.
A presto.

cik ha detto...

....ciao...notte serena....:)))

Fabrizio Zanelli ha detto...

Non dispero di rileggerti. Un abbraccio.

moi ha detto...

Spero sia tutto apposto..se qualcuno che ti conosce potesse dircelo sarei contenta..passo comunque di qui e ti aspetto :)

Anonimo ha detto...

Sola remate tra
luna e stelle.
Ciao.
Mario

Anonimo ha detto...

Dove sei? manchi

Papikita ha detto...

@TUTTI: sono tornata, ringrazio tutti voi, e voglio continuare a raccontare. Questo blog ha una finalità e mi rendo conto che mi sono assunta un impegno che poi, molto per pigrizia, un po' per eventi che giustificano la mia assenza, non ho portato avanti.
Ora però si ricomincia.

cik ha detto...

..che bello....ti aspettiamo....buna serata....qui sono in mezzo alla neve ma sono felice.....sono vivo...Ciaooo