Ho il culo di abitare vicino ad una delle più buone gelaterie del creato.
Sabato sera l'amica ospite iper-intelligente aveva provveduto alla scorta, ieri invece l'amico artista mi ha portato direttamente in gelateria.
Io non sono mai stata per la coppetta.
Io sono per il cono.
Tetraplegia e gelato sono già abbastanza incompatibili di per sè (a meno di avere ampio tavolo ed n fazzoletti). Tetraplegia e cono poi neppure a parlarne.
"Cosa vuoi?"
"Cono stracciatella-bacio"
"...ma non sei più comoda con la coppetta?"
"Ma il cono mi piace di più"
"Sicura?"
"Zi"
"(faccia rassegnata) Ok."
10 minuti dopo il bacio colava sulla mano, tra le dita, fino a terra, ed io facevo i numeri affinchè non colasse anche su di me o sulla carrozza.
L'amico mio sant'uomo di tanto in tanto mi voltava il cono da una parte o dall'altra, ed evitava di commentare le tracce di gelato di cui la mia faccia felice si riempiva.
Il cornetto è tutta un'altra storia, non ce n'è.
Fazzoletti del gelatiere utilizzati a posteriori: circa 50. Salviette umidificate: 3. Soddisfazione su una scala da 1 a 100: non ha prezzo.
[Nota per i non addetti ai lavori: i tetra hanno spesso mani funzionali, cioè chiuse a pugno, che attraverso un movimento del polso si aprono o si chiudono leggermente. Quindi si può riuscire a tenere in mano un oggetto non pesante, ma non avendo movimento delle dita, non si può girarlo. Se un inventore leggesse queste righe, può trovare una soluzione almeno al problema cornetto?]
2 commenti:
Capitata per caso. Tetra per me voleva solo dire cupa. Tetraplegia (lo ammetto e me ne vergogno) era un termine che associavo alla carrozzina, ma senza saperne molto di più.
Beh, insomma... non son nemmeno da che parte cominciare, Papikita, a dirti quello che vorrei. Sei veramente fantastica e speciale, coraggiosa e generosa, spiritosa e intelligente, ironica e sensibile, vivace e geniale... una GRANDE, davvero.
Ti leggerò spesso, perché pur raccontando della tua vita complicata sai essere lieve e profonda, e perché mi hai aperto gli occhi su un mondo che non conoscevo e che ho avuto occasione di sfiorare senza realmente "vedere" o capire... Boh, non so se si è capito quello che volevo dirti e - dopotutto - che cosa ti può importare dei miei sproloqui?! :-)
Il succo è che volevo solo ringraziarti e augurarti ogni bene (quanto vorrei poter inventare almeno la soluzione per il cornetto!)
Ciao
Marina
Cara Marina, grazie per il bel commento e di tutti questi complimenti, che in parte non merito: tanti sono come me ma non hanno la capacità, la voglia o il tempo di comunicare, che peccato.
Prima di esserne colpita, per me tetraplegia significava Christopher Reeve: immobilità totale dalla testa in giù. Non c'è da vergognarsene: sono mondi paralleli che vediamo solo in lontananza. Poi ci entri e capisci. E sai tutto e hai voglia di comunicare ad altri ciò che sai. Questo blog è nato per questa ragione e spero davvero che abbia portato qualche informazione in più a qualcuno. Con te ci sono riuscita e la cosa mi fa felice!
P.s.: quest'anno ho mangiato solo gelati con lo stecco o coni "di serie"... A parte una volta che, causa stecco mezzo sciolto, sono riuscita a decorare il sopracciglio sinistro di cioccolato fondente, tutto bene!
A presto.
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