Beh, se non altro una può contarsela sù e dire: "Tutto sommato, menomale che siamo nel decennio aria-condizionata-di massa", però uno non può passare dalla stufa al condizionatore (intanto godo della frescura, aaaah) in un lasso di tempo così breve!
No, non lo dirò.
Niente luoghi comuni.
Però ci starebbe così bene...
È risuccesso un'altra volta.
Una organizza, si prepara, medita pure dopo una cena fuori di andare in un locale a sentire cover di Vasco (visto che dal vero, nisba), invece contrazioni e manetta con immancabili crisi disreflessiche mi tengono ben chiusa in casa. Mi consolo. Un po' mi avrebbe sfiancato il caldo, però solo un po'.
Per il resto, improperi a pioggia (ironia della sorte).
Nota finale: i blog sono una droga. Non i tuoi, quelli altrui. Dovrebbero avere una finestra di pop-up che ti avvisi, tipo "Il blog nuoce a te e alle persone che ti stanno intorno". Però io MAI rinuncerei alla cena per stare dietro a un blog! Nel mio caso mi sto disintossicando. Cioè da una tossicodipendenza bloggaccesca sto passando ad un'altra di genere diverso. Ché la perfezione è difficile da raggiungere.
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