Arrivati nella via della prefettura, nessun parcheggio all'orizzonte. Allora dico: "Entriamo nel cortile, almeno mi scarichi e vado allo sportello" (che col traffico pazzo di stamane eravamo già 5 minuti in ritardo).
Entriamo nel cortile della prefettura e tre poliziotti ci guardano, i loro sguardi sempre più allarmati. Il mio carissimo accompagnatore dice: "Scarico la disabile, poi me ne vado!" e a quel punto si vede che i poliziotti si sono inteneriti, a sentirmi definita tipo cassa da banchina del porto, perché non solo ci hanno fatto entrare, non solo ci hanno permesso di lasciare lì la macchina, ma poi ci hanno accompagnato allo sportello per scorciatoie interne. Il ritardo oramai era di un quarto d'ora buono.
Allo sportello due signori che facevano i complimenti ad uno degli impiegati. Il poliziotto che mi accompagna mi segnala come caso umano ad una impiegata lì accanto. Mi chiama, dà un'occhio all mie carte e mi dice: "Ma lei è nei flussi 2007! Io mi occupo ancora di quelli 2006..." e mi indica il collega complimentato. Si libera lo sportello, io attendo una chiamata o una cosa così, lui mette a posto delle carte.
Un tizio gli chiede un'informazione e se ne va, allora prendo l'iniziativa e mi avvicino e lui mi chiede: "Perché non è venuta quando sono andati via i signori?" e poi addirittura si scusa per non avermi notato e chiesto di cosa avessi bisogno. Lo vorrei baciare sulla bocca.
Mi dice che c'è da firmare, gli chiedo se mi dà una cartelletta rigida da tenere sulle gambe, perché io al bancone ovviamente non arrivo, oppure se posso passare dalla parte degli uffici, per avere una scrivania dove appoggiarmi. Mi fa passare all'istante, e devo essere finita al posto di qualcuno che si occupa delle patenti, perché mentre firmavo arriva un tizio-utente che mi dice: "Senta, avrei bisogno di una informazione sulla mia patente...", e mentre io sorrido e gli dico: "No, guardi, sono un'utente anche io, sono qui per caso...", l'impiegato lo taccia con un "Lo sportello patenti è chiuso!", e il tizio se ne va.
L'impiegato è gentilissimo, mi fa un sacco di complimenti per la precisione degli allegati che gli ho portato, facciamo due battute a testa, chiama una poliziotta e mi fa accompagnare all'uscita. Ah, se funzionasse tutto così...
Però a onor del vero la sala d'attesa era stipata di gente di ogni nazionalità. Gli uffici della prefettura sembrano quelli dei film con G.M.Volonté degli anni '70. L'impiegato che mi ha seguito, ad un certo punto, ha detto ai due signori che mi hanno preceduto che alle volte manca anche la carta per le fotocopie. Va beeeene, non è un mondo perfetto.
2 commenti:
Oh, non può mica sempre essere tutto cacca, là fuori. Meno male che ogni tanto qualcosa di decente lo si trova...
Baci,
-L.
...però lo paghi all'occasione successiva.
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