sabato 14 giugno 2008

quando una pizzeria

Nel mio trovarmi molto bene con un gruppo di sciancati al quale io stessa appartengo, decidiamo di andare a mangiare una pizza per i saluti pre-vacanze (altrui), con un'unico bipede invitato, un bipede un po' fuori dall'ordinario.
Ci troviamo per un mini-congresso e ci sbafiamo gli aperitivi gentilmente offerti da comune o provincia o ministero (hanno il braccino corto, altroché), poi un lampo cade a circa 100 metri dalla struttura che ci ospita e, di punto in bianco, un tuono ci perfora i timpani. In tre minuti il cielo diventa nero e comincia a diluviare.

Aspettiamo accendendo ceri e finalmente la pioggia dà una tregua. Ci infiliamo nelle sei macchine e andiamo in una pizzeria poco distante. Merda, ricomincia insistentemente a piovere. Assieme a me, un altro tetra, anche lui bisognoso di aiuto del bipede per scaricare la carrozza e farsi dare una mano a scendere. Scendo io, e attendo sotto l'acqua il bipede che mi aiuti, perché i corrimano, quelli che servono per spingere la carrozza, sono diventati scivolosissimi ed è impossibile controllare la carrozza.

MA NO!
Un amico para mi dice che "ci pensano loro", quindi la Nostra viene spinta da due para, uno da un lato, uno dall'altro, e malgrado tutto, malgrado le facce incredule di coloro che in macchina incrociano questi tre carrozzati in formazione "airone", arriviamo a destinazione.

Proprio vero che l'unione fa la forza.
(al ritorno non è andata così bene, non pioveva più e ho dovuto spingere il mezzo fino alla macchina, che fatica bestiale)

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