giovedì 7 agosto 2008

quando il citofono non funziona tanto bene

Aspetto un pacco abbastanza urgente.
Suona il citofono, io parlo ma mi rendo conto che non ho ritorno: la cornetta è muta.
Cazzo faccio?
Va beh, urlo: "SENTA, SE PER CASO LEI AVESSE UN PACCO PER ME, LE APRO IL CANCELLO, ENTRI IN CORTILE CHE IO LE VENGO INCONTRO!".

Esco di casa, prendo l'ascensore, esco dal portone, mi faccio quei 150 metri sotto il sole dell'una e quaranta guardandomi intorno, svolto l'angolo e finalmente vedo il cancello del mio condominio: il signor TNT è rimasto fuori.
"Scusi, è lei che ha citofonato xyz?"
"Sì, ma sono rimasto fuori perché non sapevo dove andare"
Neppure il mio cortile assomigliasse alla piazza rossa, ma vabbè.

Entra e mi porge una penna: "Dovrebbe farmi una firmetta qua". Io prendo la penna con entrambe le mani e lui, poverino, accortosi della gaffes mi dice: "Preferisce che firmi io per lei?".
Grazie caro, se no avremmo perso nel frattempo un sacco di liquidi e sali minerali preziosi.
"Vuole che l'accompagni fino al portone?"
"No, grazie, ce la faccio!"
"Ma è sicura?"
"Sicura, davvero. Grazie lo stesso".

Non so se sia culo, però io di persone disponibili ne incontro.

2 commenti:

Orso ha detto...

Se ne incontrano eccome, è che fanno meno "rumore" degli stronzi.

Buon ferragosto.

Orso

Papikita ha detto...

Hai sacrosanta ragione.
Buon Ferragosto anche a te Orso!
(a casa mia verranno un po' di picchiatelli)