giovedì 27 agosto 2009

quando il solito muso

Musona.
Sono una malefica musona, perché la moldava è partita per le vacanze - tornerà ma solo per un paio di settimane - e io non digerisco la badante nuova. Che praticamente non conosco. Non è che non digerisca lei, non digerisco il cambiamento. Tutti i miei familiari che sono tutti gentili, perché abbiamo bisogno di questa donna. Non che solitamente siano maleducati, ma cercano di trasmettere allegria e leggerezza.

Ma vaffanculo.
Nel frattempo devo iniziare a pensare a come diavolo reclutare una badante nuova: questa è "vecchia", un po' triste, non so se è tanto intelligente.
L'altro giorno la mia assistente domiciliare le ha detto: "A lei (cioè me, n.d.r.) manca la moldava, sono come sorelle". E una delle cose che la moldava mi disse quando mi vide imbufalire per l'annuncio della sua definitiva partenza fu: "Cosa ti aspettavi? Che rimanessi con te, lontano dalla mia famiglia, per sempre? Non siamo mica sorelle".

E non so a chi legge, ma a me questa cosa mette tristezza.

L'angolo dele buone notizie: le vacanze sono quasi finite per tutti; al mio amico L è piaciuto molto il regalo di natale-compleanno che gli ho comprato, svenandomi (stendiamo un velo sui circa 6 mesi e mezzo trascorsi dal suo compleanno); settimana prossima si torna in pista con la routine della giovane (ehm) tetraplegica. Rapporti sociali, evviva evviva.

5 commenti:

Caterina ha detto...

Ciao musona! :-)
E' piuttosto tagliente la frase della "ex adorata" moldava, sembra quasi abbia voluto sottolineare la distanza tra voi per rendere, prima di tutto a se stessa, più facile il distacco.
Spesso quando ci si trova in difficoltà si arriva ad ostentare una falsa freddezza.
Sicuramente le dispiace lasciarti; anche per chi fa questo lavoro, e non solo per chi ha bisogno di assistenza, deve essere faticoso ricominciare ogni volta da capo. Ma è questo che ha voluto ed allora... che vada! Tieni conto poi che a volte non basta nemmeno essere sorelle per restare.

Ne approfitto per salutare Fabrizio. :-)

Un caro saluto a presto.

Fabrizio Zanelli ha detto...

Eh... Sai Papikita che Caterina è una valente psicologa? Cosa posso dunque aggiungere ad analisi così affilata? Uhm, giusto un invito: "Signora Moldava-come-si-chiama vada a cagare va" ! Son lieto del ritorno al consueto, solo, se posso, mi tengo alla larga dei racconti post-vacanza, quelli che inevitabilmente iniziano con: "Al mattino ci alzavamo..." e via ad inanellare rare serie di banalità.

Caterina ha detto...

Oltre che valente pscologa ( ? ) sono soprattutto "valente" paziente (sul valente dovremmo però interpellare il mio psico!).

Credo che i racconti delle vacanze altrui siano tra le 10 cose più pallose in assoluto.
Sù sù, racconta Fabrizio della... ricca colazione, dell'acqua trasparente, dei pesci "giallirossiverdiblu", del caldo secco e non umido come da noi, ecc. :-D

Ti aspettiamo Papikita!

Anonimo ha detto...

... e quelli che tornano da una crociera nel mediterraneo e ti raccontano SOLO quanti e quali erano i ristoranti della nave ?!? Argh! 8(
Buonasera papimusona :)
Sei carina e lieve anche nella tua (giustificata) amarezza, invece.
Non ti crucciare, e pensa che esistono anche sorelle che se ne infischiano e moldave che restano... o che se ne vanno quando è giusto che sia, perché magari non lo sai ma la persona decisamente più adatta a starti vicina deve arrivare giusto fra qualche settiman :)
Vabè, al contrario delle tue sagge amiche che mi hanno preceduta nei commenti sto scrivendo solo leziose minchiate... ma è quel che ti auguro, insieme ad una buona giornata (domani)
Marina

Papikita ha detto...

@CATERINA: ma si Cate, hai perfettamente ragione. Ieri pomeriggio infatti compravo il biglietto aereo di ritorno dalla Moldavia perché lei non trovava posto nelle agenzie di viaggio moldave... Poi le ho inviato il biglietto per posta elettronica. E' che io vado veramente d'accordo con lei, e sarà difficile trovare un'altra persona così. Mah. Vedremo la ragazza russa, se non altro è giovane...

@FABRIZIO: no, cosa vuoi mandare a cagare, passata l'incazzatura rimane solo il dispiacere. Io i racconti delle vacanze li ho amabilmente evitati con un migliaio di scuse. La mia sta diventando un'arte!

@MARINA: innanzitutto ciao e benvenuta! No, non scrivi minchiate, mi piace ché sei votata all'ottimismo! Solo un'infermiera mi fece sorbire racconti e foto di una crociera, mi è bastato ed avanzato. A vita. Mai più, più, più racconti su crociere, grazie. Sul fatto che ci sono sorelle che se ne vanno e moldave che restano, hai ragione, però c'è anche da capire una sorella o un fratello che ti sentono come una loro responsabilità presente e futura. Deve essere pesante. Infatti, se riuscirò ad organizzarmi economicamente, vorrei essere indipendente, far sì che io non sia un peso, ma una sorella un po' orso e un po' ospitale come sono sempre stata.