domenica 16 agosto 2009

quando le vacanze mancate

Quest'anno niente vacanze, nada de nada.
La trombosi mi impedisce di andare al mare o di prendere un aereo, e collina lago e montagna mi annoiano mortalmente.
Non è il primo anno, anzi. Sono più gli anni che ho passato da carrozzata senza vacanze che quelli con.

Però quest'anno ho malinconia e invidia per coloro che sono in giro.
Con tutto che alcuni amici sono qui e dunque vedo gente, mi pesa non essere su una spiaggia affollatissima. E, cosa che mi capita di rado, faccio i confronti con prima. Prima.
Prima non c'era volta che non partissi in estate. Magari anche solo due settimane (meno era inconcepibile, perlomeno d'estate), ma partivo. Come tanti della mia generazione, prime vacanze senza genitori dopo la maturità sulla costa romagnola.

Si guarda indietro abbellendo i ricordi già belli. Io non ne ho bisogno, erano vacanze straordinarie. Una volta partimmo in dieci, otto ragazze e una coppia. Beh, otto ragazze che si muovono in gruppo in un posto di mare non grandissimo fanno già notizia. Ci inseguivano, maschietti locali e non, la sera.
Io e la mia amica Ale iniziammo a farci prendere dal senso di incompiutezza della vacanza, quindi dopo una decina di giorni chiamammo le rispettive famiglie per supplicarle di mandarci soldi (si, non essendo nessuna di noi due figlie di genitori ricchi, arrivavamo alla supplica. Forse lei un po' meno, io di più).

Vaglia postale.
Ma dico, quanti saranno quelli che sanno o che ricordano cosa fosse (o sia) un vaglia postale?
Allungammo la vacanza fino a venti giorni, eravamo rimaste in cinque.
Che bello, fu una delle cose più belle mai vissute, pur con tutti i disagi di avere i soldi contati e di essere a piedi (più di una volta scarpinammo dalla discoteca a casa perché perdemmo l'ultimo autobus delle 4.30, nella notte pesta illuminata solo dalla luna).

D'accordo, questa malinconia sta impadronendosi di me come la bambina dell'Esorcista, quindi finisco qui.

Che almeno mi siano risparmiate centinaia e centinaia di foto delle vacanze altrui. Potrei mordere.

5 commenti:

Caterina ha detto...

Ciao Papikita,
un po' di sbattimento... eh succede, l'estate è una stagione difficile soprattutto in tempi come i nostri nei quali se non ti diverti, se non fai qualcosa, se non organizzi, ti senti quasi colpevole e mortalmente sfigato.
Comunque, tu più che in colpa sei stanca ed avresti semplicemente voglia di cambiare un po' aria. Io non sono una grande amante dei viaggi, però variare la routine solita a volte è un toccasana. Dai, vorrà dire che ti rifarai più avanti, magari in autunno, anche solo per un breve week-end, a volte già basta... non per forza è necessario star fuori due settimane o più.
Poi con la badante come hai fatto? Trovata la sostituta o sei alla ricerca?
A proposito di vaglia postale...a volte i ricordi fanno più male che bene: cerca di voltarti meno che puoi indietro, anche se molto spesso è inevitabile. Se proprio non riesci si può sempre ricorrere però ad un sano esorcismo: "esci da questo corpo malinconia, te lo ordino, prendi me, prendi meeee!!!" (Funziona?!) :-)
Un abbraccio e... scrivi di più, ci manchi!

Fabrizio Zanelli ha detto...

Che io utilizzi il tuo bog anche per salutare Caterina della quale ho numero ed email è scandaloso ma tant'è: un abbraccio Cate !!!

Venendo invece ai ricordi e se posso non essere completamente d'accordo con Caterina, accade, raramente ma accade, ti dirò che talvolta quel genere di ricordi assalgono e prendono a rincorrersi nella mente, a prescindere. I miei diciassette anni, l'Inghilterra, il primo bacio... Potrei scrivere ore tanto è vivo e forte e brucia. Brucia per le cose non dette, non fatte ma forse brucia soprattutto perché indietro non si torna e, Papikita, come detto: non si torna a prescindere. Un abbraccio e...

Unknown ha detto...

:)!

steff ha detto...

foto delle vacanze, eh? buona idea! ;) che quest'anno stranamente ci sono andato, in vacanza

Papikita ha detto...

@CATERINA: come leggerai nel post di oggi è stata trovata. Non ho avuto possibilità di scelta... Sui ricordi: sono in molti a chiedermi come possano non torturarmi, e io non lo so. Non mi torturano e basta. A volte mi viene in mente qualche episodio, mi ci cullo un po', poi passa. Ma non è questione di: non faccio vacanze quindi sono sfigata, è solo: non posso scegliere se fare vacanze oppure no. Questo mi lacera un po'.

@FABRIZIO: no, scherzi? E' bello che sia un melting pot, questo blog. Non si torna a prescindere, ma io ho passato un mese a non andare neppure avanti. Mi sono resa amara i giorni, e non mi è piaciuto per niente.

@ALESSANDRA: ma che ti commento a fare!

@STEFF: lo so, lo so, l'hai menata abbastanza!!! ,-)